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Pannelli per cappotto esterno: tipologie, usi e accesso al superbonus

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Pannelli per cappotto esterno: tipologie, usi e accesso al superbonus

L’isolamento termico garantito dalla tecnologia dei pannelli per cappotto esterno ha riscosso negli ultimi anni un notevole successo, anche grazie alla politica di agevolazioni fiscali di volta in volta confermate o, addirittura, rafforzate dal governo.

È per esempio il caso del superbonus al 110% e della cessione del credito messi a disposizione dal Decreto Rilancio, il quale apre l’accesso all’agevolazione per l’intervento trainante di “isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali o inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25%”.

L’obiettivo è quasi sempre quello di abbassare i costi in bolletta per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici, ma anche di conquistare la classificazione energetica A o B, tipica degli immobili sui quali si è molto scommesso in termini di isolamento termico e che costituiscono, infatti, un eccellente investimento.

La coibentazione delle strutture verticali garantisce sempre bassi valori di trasmittanza e dunque bassi consumi e può essere eseguita in molti modi, scegliendo tra pannelli per cappotto esterno di una quantità di materiali e spessori (nonché costi).

Più che soffermarsi sul prezzo dei pannelli bisognerebbe però prestare attenzione alla qualità, alla durevolezza e all’efficienza dei materiali.

Si valutano inoltre anche la resistenza meccanica, la traspirabilità, l’impermeabilità il così detto “sfasamento”, ovvero la capacità di accumulare calore cedendolo lentamente. Maggiore è lo sfasamento -ovvero il tempo impiegato dall’onda termica nel suo passaggio dall’esterno all’interno- migliore è il pannello.

Per non commettere errori è sempre importante rivolgersi ad una ditta specializzata, ma non è male raccogliere informazioni anche personalmente, per non trovarsi impreparati quando i tecnici proporranno le proprie soluzioni.

Tipi di pannelli per cappotto esterno

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La scelta dei materiali è molto importante. Gli isolanti sintetici come il poliestere hanno conquistato il mercato, complici i costi contenuti e la facilità di posa. Sono molto resistenti all’acqua e all’umidità e hanno una durata compresa tra i 30 e i 50 anni. Si trovano sia in forma espansa (pannelli prefabbricati) che schiumosa, in quest’ultimo caso particolarmente adatti per interventi di isolamento nelle intercapedini.

Un’altra categoria di materiali è quella minerale: lana di vetro, lana di roccia e perlite espansa offrono alte prestazioni anche in caso di umidità e sono inoltre traspiranti, biodegradabili e ignifughi.

I materiali naturali sono preferiti da chi ha a cuore la sostenibilità in quanto sono il prodotto di processi produttivi non dannosi per l’ambiente. Sughero e fibra di legno sono più costosi dei pannelli per cappotto esterno sintetici ma offrono vantaggi impareggiabili: il legno è un eccellente isolante termoacustico, garantisce un ottimo sfasamento termico e ha tempi di posa rapidi, il sughero è invece molto traspirante e inattaccabile da parte di insetti e roditori.

Il prezzo dei pannelli per cappotto esterno dipende dal materiale, dalle dimensioni e dallo spessore del prodotto. I pannelli in legno e sughero sono tra i più costosi ma anche tra i più performanti, seguono i pannelli minerali e, infine, gli economici pannelli sintetici.

La scelta finale deve però tenere conto di una serie di parametri ed essere quindi guidata da professionisti del settore. Si dovrà tenere conto della struttura dell’edificio per garantire compatibilità dei materiali, del clima locale, in quanto alcuni pannelli isolanti sono più adatti ad un contesto piuttosto che ad un altro, della posizione nella quale si dovranno applicare i pannelli e, naturalmente, del budget a disposizione del committente.

Le opzioni sono comunque numerose, anche grazie ai progressi della tecnologia edilizia, che offre oggi soluzioni per tutte le tasche e tutte le necessità.

Isolamento termico sottile, il comfort domestico non è fantascienza

… però l’Agenzia Aerospaziale Americana ha dato un grosso contributo, come tra poco vedremo.

Il tema dei pannelli per cappotto esterno non può essere trattato senza tenere in considerazione la materia dei materiali nanotecnologici: micro e nano cappotti, vernici termo isolanti e rivestimenti riflettenti hanno attirato l’attenzione dei consumatori, rapiti dal risparmio e dall’ingombro contenuto di queste soluzioni.

Si parla a questo proposito di isolamento termico sottile. La realizzazione del cappotto con l’uso di materiali tradizionali come il sughero, il polistirene e la fibra di legno comporta infatti un alto spessore, con conseguente ingrossamento delle pareti. I micro cappotti termici, invece, vantano ottimi coefficienti di conducibilità termica pur restando molto sottili.

La tecnologia alla base di questa innovazione è, addirittura, aerospaziale, suggerita dagli studi della NASA. Le micro particelle di cui si compone il cappotto penetrano nei pori del muro, formando un fitto reticolo che si lega in profondità alla parete. L’isolante si applica quindi come una vernice, su parenti interne ed esterne e su superfici verticali e orizzontali.

Il vantaggio consiste nel fatto che il cappotto è realizzabile facilmente anche in assenza di cantieri invasivi o quando vincoli architettonici e spaziali obbligano a cercare alternative ai tradizionali pannelli per cappotto esterno.

Tuttavia è importante chiarire che qualsiasi soluzione riconducibile all’isolamento termico sottile dovrebbe essere considerata come un intervento migliorativo delle condizioni bioclimatiche interne degli edifici e non invece come un sostituto dei cappotti termici tradizionali.

In altre parole un intervento di isolamento termico ideale comprende entrambi gli interventi.

Il nostro benessere indoor richiede in genere temperature coincidenti con i 20 gradi in inverno e i 26 gradi in estate. Queste condizioni devono realizzarsi però in rapporto con la temperatura esterna, evitando shock termici nel passaggio dall’interno all’esterno e viceversa.

Tutte le superfici dell’edificio che confinano con l’esterno, come le pareti e i solai, tendono a disperdere calore verso fuori in inverno e farlo entrare all’interno in estate. Il nano cappotto è utile proprio in corrispondenza dei punti in cui si formano questi ponti termici: con uno spessore di appena 4 o 6 mm contribuisce a contenere le dispersioni in entrambi i sensi, grazie alle sue proprietà termo riflettenti.

Utilizzato da solo non sarebbe però sufficiente a garantire un comfort domestico reale. Occorre anche considerare che l’accesso ai benefici fiscali è subordinato al rispetto di molti requisiti, che riguardano anche la conduttività e la trasmittanza termica dei prodotti utilizzati.

Qual è il miglior cappotto termico per esterni?

Individuare il miglior cappotto termico per la propria abitazione potrebbe dunque richiedere la valutazione di più elementi, anche di ordine legale, di vincolo tecnico e di compatibilità con i desideri e il budget del proprietario. Difficile far da soli.

Se volete migliorare le prestazioni energetiche del vostro immobile ma non sapete quale tipo di cappotto si adatta meglio alle vostre esigenze e alle caratteristiche dell’edificio potete mettervi gratuitamente in contatto con i nostri consulenti.

Rivolgendovi a Gruppo Abitiamo non otterrete soltanto consigli di natura pratica ma un sostegno ad ampio spettro, relativo per esempio alla valutazione degli aspetti importanti per usufruire delle agevolazioni fiscali, compresa la cessione del credito e lo sconto in fattura.

Affidarsi ai professionisti di Gruppo Abitiamo e alla loro esperienza ventennale nelle ristrutturazioni edilizie è fondamentale anche per evitare eventuali contestazioni successive da parte dell’Agenzia delle Entrate, in occasione dei controlli a campione che potrebbero essere effettuati. E in questo consiste il principale vantaggio nel rivolgersi ad una squadra che si occupa di ristrutturazioni con formula “chiavi in mano”, ove competenze di ordine tecnico, legale e burocratico si uniscono al servizio di un risultato perfetto.

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